RASSEGNA STAMPA
IL GIORNALE - Cade il «teorema Diaz»: De Gennaro assolto
Genova, 8 ottobre 2009
La sentenza sul G8 di Genova
Cade il «teorema Diaz»: De Gennaro assolto
Diego Pistacchi
Genova Otto anni per costruirlo,
un.quarto d’ora per sbriciolarlo. Il
teorema G8 non regge un minuto
di più nelle mani del giudice per
l’udienza preliminare. Gianni De
Gennaroassolto. Spartaco Mortola
assolto. Secondo i pm, l’ex capo
della polizia e l’ex capo della digos
di Genova avevano cercato di coprire
la verità sull’irruzione alla
scuola Diaz durante il vertice del
2001. Addirittura avevano costretto l’ex questore di Genova Francesco
Colucci a raccontare balle, a
mentire ai magistrati.
Dopo otto anni di indagini, di
processi e di condanne a mezzo
stampa i pubblici ministeri si sono
presentati davanti al giudice
SilviaCarpanini. Che ha preso tutti
i faldoni, si è ritirata in camera di
consiglio e ha impiegato quindici
minuti esatti per dettare la sentenza:
l’accusa non regge. Di più: De
Gennaro e Mortola assolti per non
aver commesso il fatto. Non hanno
inventato alcuna prova falsa,
non hanno costretto chicchessia a
mentire. Insomma, la storiella della
catena di comando, con il ministro
dell’Interno e il capo della polizia d’accordo anche con l’ultimo
celerino per massacrare i no global
inermi e poi coprire tutto perde
l’ultimo, definitivo appiglio di
credibilità.
Dopo le sentenze sulla caserma
di Bolzaneto dove non avvennero
torture e dove non ebbe sede la
«macelleria messicana» invocata
dai pm, dopo che la Corte di giustizia europea ha ribadito il sacrosanto
diritto del carabiniere a difendersi
dall’aggressione di Carlo
Giuliani e compagni, fallisce anche l’assalto
all’excapo della polizia.
Che nel frattempo, però, è appunto diventato ex.
Grazie all’avviso
di garanzia e alle sentenze preventive.
Scaricato dal governo Prodi
sull’altare dei Francesco Caruso
e delle Haidi Giuliani, di quei
compagni deputati e senatori il
cui voto in Parlamento era indispensabile
per prolungare l’agonia
dell’esecutivo. Il super prefetto De Gennaro ha dovuto attendere
il governo Berlusconi per essere
riabilitato, per tornare operativo,
subito con un ruolo decisivo
da commissario straordinario per
la gestione dei rifiuti di Napoli,
cioè di nuovo in prima linea a fronteggiare
i no global schierati contro l’apertura dei siti di smaltimento.
Ora che è direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza,
e soprattutto ora che è stato
assolto dalle infamanti accuse
genovesi, De Gennaro riceve telefonate
di solidarietà e felicitazioni.
Da parte di chi ha sempre creduto
in lui, ma improvvisamente
anche dagli esponenti del Pd.
E persino i pm che fino a ieri lo
hanno tenuto alla sbarra non sono più
sicuri di voler insistere nella
loro teoria che, come loro stessi
ammettono, è fondata su fatti riportati da terze
persone. Il giudice
che ha assolto gli imputati ha tenuto
conto delle intercettazioni telefoniche
agli atti e ha deciso che
non ci fosse alcunché di concreto.
E su De Gennaro non c’è neppure
mai stata un’intercettazione diretta.
«Una ppello per questa sentenza
di assoluzione non è per niente
scontato - è stato così il primo commento
di Enrico Zucca, pubblico
accusatore insieme al collega
Francesco Cardona Albini -. Mai
come in questo caso tutto è legato
alla motivazione. Qui le premesse
del giudice sembrano essere corrette.
Perché dovrebbe aver accettato
l’impostazione della Procur
». Figurarsi se non l’avesse accettata.